Aggiornamento iOS 9.3.1 risolto problema bug di Safari
Risolto con nuovo aggiornamento il bug in Safari…
http://www.appletvitalia.it/2016/04/02/aggiornamento-ios-9-3-1-rilasciato-risolto-bug-safari/
Risolto con nuovo aggiornamento il bug in Safari…
http://www.appletvitalia.it/2016/04/02/aggiornamento-ios-9-3-1-rilasciato-risolto-bug-safari/
WhatsApp, attenzione alla truffa: ‘Ricevi un buono sconto H&M’
Da qualche giorno all’interno dell’applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp Messenger sta girando una nuova truffa che, sfruttando il nome della catena d’abbigliamento H&M, ha l’obiettivo di far iscrivere gli utenti ad un servizio in abbonamento.
Source: tech.fanpage.it/whatsapp-attenzione-alla-truffa-ricevi-un-buono-sconto-hamp-m/
Roberto Lissandrin
Ultimissime 2 Aprile 2016
Internet in Italia: cresce il consumo di contenuti video
Secondo una recente rilevazione di comScore a gennaio 2016 gli Italiani che hanno navigato in Internet sono stati 37.5 milioni, il 64% della popolazione totale; nello stesso periodo sono stati registrati quasi 30 milioni di utenti che hanno visualizzato un filmato online su PC, praticamente l’audience Desktop al completo, mentre su mobile il dato si attesterebbe a 16.3 milion…
Remix Os – Android multi windows e multitasking su pc, io avevo provato la beta ma non mi aveva colpito molto, pero’ il progetto mi piace e ora pare siano uscite nuove versioni. Merita di essere tenuto sotto controllo guardate il video :
https://www.appuntidilinux.it/…/…/31/remix-os-android-per-pc/
Remix Os – Android multi windows e multitasking su pc, io avevo provato la beta ma non mi aveva colpito molto, pero’ il progetto mi piace e ora pare siano uscite nuove versioni.
Merita di essere tenuto sotto controllo: http://www.jide.com/en/remixos-for-pc
Più germi che in una toilette
Ammettiamolo, usiamo lo smartphone praticamente ovunque e, praticamente sempre, lo tocchiamo con le mani sporche. Secondo la rivista inglese Which? su uno smartphone ci sarebbero 18 volte più germi e batteri che in una toilette. Ma non è tutto perché secondo uno studio delle Nazioni Unite del 2013, al mondo ci sarebbero più cellulari che wc: su 7 miliardi di persone, 6 miliardi avrebbero accesso agli smartphone mentre solo…
I portatili basati sul sistema operativo ChromeOS appartengono ad una categoria di prodotti indubbiamente di nicchia, meno diffusi in Europa rispetto a quanto non lo siano negli States, e, in senso assoluto sicuramente meno popolari dei modelli basati sul sistema operativo Windows. Si tratta di portatili che hanno sempre puntato al prezzo contenuto per porsi all’attenzione del pubblico, chiamando tuttavia il potenziale acquirente a familiarizzare con un sistema operativo, ChromeOS, che presenta specificità tali da non rendere sempre agevole il passaggio dalla piattaforma Windows. Eppure, esistono prodotti come Acer Chromebook 14, presentato oggi, che sono potenzialmente in grado di catturare l’attenzione dell’utente in cerca di un portatile economico, ma con caratteristiche di spicco.
Si tratta di un modello con display da 14″ FullHD (caratteristica non così diffusa tra i Chromebook che utilizzano, spesso, la risoluzione HD), scocca in alluminio – che dà l’idea di essere simile a quella dei dispositivi Mac di Apple – e un’autonomia dichiarata pari a 12 ore. La restante parte della dotazione hardware è caratterizzata dalla presenza della CPU Celeron N3060 dual-core da 1.6 GHz, 4GB di RAM e 32GB di storage.
Acer Chromebook 14″ è disponibile anche nella versione con 2GB di RAM, 16GB di storage e schermo HD che permette di guadagnare altre due ore di autonomia (14 ore il valore dichiarato per tale modello). Acer non ha comunicato il prezzo di tutte le versioni. Quella con display FullHD e 32GB è già disponibile per il pre-order presso lo store di Amazon USA che la propone a 299 dollari. A seguire il prospetto completo delle caratteristiche tecniche:
Non sono noti, al momento, progetti volti ad espandere la disponibilità del prodotto anche nel mercato europeo. I portatili Acer Chromebook, e più in generale i portatili basati sul sistema operativo desktop di Google, hanno trovato il modo di raggiungere i principali store online che operano nel nostro Paese, a partire da Amazon stessa. Non è da escludere, quindi, che il nuovo Chromebook 14 di Acer con scocca in alluminio raggiunga in futuro anche l’Italia.
Non si tratta di un prodotto da consigliare a tutti incondizionatamente, principalmente perché non tutti potrebbero sviluppare il giusto feeling con il sistema operativo; tuttavia il connubio tra prezzo, qualità costruttiva e prestazioni che, complice anche un OS molto leggero, appaiono convincenti, quanto meno sulla carta, lo potrebbero rendere molto interessante per chi cerca una portatile dalle dimensioni contenute, con un’ottima autonomia, perfetto per la navigazione internet e laproduttività personale, a patto di apprezzare le applicazioni e i servizi di Google.
Fonte: Acer Chromebook 14: scocca in alluminio, FHD e 12 ore di autonomia a $299
Roberto Lissandrin
Più germi che in una toilette
Ammettiamolo, usiamo lo smartphone praticamente ovunque e, praticamente sempre, lo tocchiamo con le mani sporche. Secondo la rivista inglese Which? su uno smartphone ci sarebbero 18 volte più germi e batteri che in una toilette. Ma non è tutto perché secondo uno studio delle Nazioni Unite del 2013, al mondo ci sarebbero più cellulari che wc: su 7 miliardi di persone, 6 miliardi avrebbero accesso agli smartphone mentre solo 4,5 miliardi ai servizi igienici.
E’ più potente dei computer che mandarono l’uomo sulla Luna
La tecnologia fa passi da gigante ogni giorno, ma pensare che il nostro smartphone sia più potente di un computer usato dalla NASA è una follia. Eppure, rispetto ai pc dell’era Apollo che mandarono l’uomo sulla Luna è così. Oggi, anche una semplice chiavetta USB o router WiFi sono più potenti. Per non parlare dei nostri smartphone che riescono ad elaborare una quantità di dati decisamente maggiore rispetto ai pc che inviarono di fatto l’uomo sulla Luna.
Lo controlliamo 110 volte al giorno
Non ce ne accorgiamo neppure, ma sono 110 le volte in un giorno in cui controlliamo il nostro smartphone. A dirlo è uno studio di Locket su 150mila utenti, praticamente 9 volte ogni ora. Considerando le ore in cui non usiamo il telefono – praticamente solo quando dormiamo – in tutto in media fanno 110 volte al giorno. Gli orari in cui siamo più attivi è tra le 5 e le 8 di sera, e lo siamo meno, mentre la fascia oraria in cui lo siamo meno è quella tra le 3 e le 5 del mattino.
Roberto Lissandrin
Dopo alcuni anni di letargo il mondo dei sistemi operativi per pc desktop e smatphone/tablet sembra risvegliarsi, le iniziative non mancano ma i risultati consolidati sono pochi per ora.
Microsoft gia’ da un anno a questa parte sta puntando molto su windows 10 e sulla sua portatilità su piu device e sembra sia sulla buona strada, i risultati dopo un avvio incerto stanno arrivando.
Apple rinnova il suo sistema operativo per Mac e anche quelli per smartphone e tablet anche se non senza dolori come sembra, ma sicuramente dopo una prima inevitabile fase iniziale
il tutto di stabilizzerà.
Nel mondo OpenSource c’e’ molto fervore, android (che ricordo ha base linux) cresce e si aggiorna e dove non arrivano le distribuzioni ufficiali ci pensano progetti alternativi per resuscitare smartphone non piu’ recentissimi ( vedi cyanogenmod).
Linux si aggiorna nelle principali distribuzioni Ubuntu e Mint consolidando le loro innovative interfacce grafiche Unity e Cinnamon…
Nascono come i funghi progetti alternativi:
I chromebook ( di google ) gia’ in vendita con i loro sistemi operativi basati su chrome os quindi destinati all’utilizzo della suite delle app di google.
Alternative a chome os ( per ora inaccessibile come codice sorgente ) sono chromium os o Cloudready della Neverware.
Qualcuno tenta di portare android in windows o linux o di renderlo un sistema per desktop indipendente ( Remix Os, Androidx86 ) ma fino ad oggi nulla di definitivo e concreto tutti tentativi piu’ o meno funzionanti.
La Canonical sta per lanciare i primi tablet con ubuntu phone.
Samsung ritenta la strada di Tizen sistema operativo alternativo ad android.
Insomma molto fuoco ma poca sostanza in un futuro ancora un po’ incerto.
Roberto Lissandrin
Mi sono sempre chiesto, ma nel caso un pc abbia piu’ di 2 gb magari 4 o 8 gb perche’ e a cosa serve la partizione di swap ?
Ci sono calcoli piu’ o meno semplici, regole trovate qua e la’ in web ognuno dice la sua e non si capisce chiaramente come ci si debba comportare….
La mia esperienza mi consiglia di tenere in fase di installazione una swap almeno doppia della ram nel caso in cui questa sia <= 2gb ma se superiore allora vedo che basta anche di dimensione pari alla ram o al limite equivalente alla formula RAM * 0.5
Ricordate che Linux mette i processi cosiddetti dormienti in swap ma la loro riattivazione puo’ richiedere anche 1 o 2 secondi …
Girovagando in rete ho trovato questo interessante post che spiega come forzare linux ad utilizzare il meno possibile la swap su disco e mi pare dia buoni risultati ….
Con il termine swap si intende, l’estensione della capacità della memoria volatile complessiva del computer, oltre il limite imposto dalla quantità di RAM installata, attraverso l’utilizzo di uno spazio sul disco fisso.
Se il vostro computer dispone di 1GB di RAM o più, difficilmente, nella maggior parte dei casi, avrete bisogno di utilizzare l’area di swap.
La RAM infatti è molto più veloce di un disco rigido ed è conveniente lasciare che la RAM gestisca la maggior parte dei processi.
La tendenza a ricorrere all’area di swap è chiamata swappiness. Per ridurre lo swappiness in modo tale da forzare l’utilizzo dell RAM del vostro sistema possiamo digitare da terminale il seguente comando:
sudo sysctl -w vm.swappiness=10
Le modifiche effettuate da questo comando però resteranno attive solo per la sessione in corso e non al successivo riavvio del sistema. Se invece, vogliamo mantenere le modifiche in maniera permanente basta editare il file sysctl.conf:
sudo gedit /etc/sysctl.conf
Inserire in coda al file il valore vm.swappiness=10 e salvarlo
IL valore di Default e’ 60 provare le diverse combinazioni di valore, io con 10 e 4gb di ram ho visto la differenza in termini di prestazioni
Si puo’ anche azzardare un valore = 0 se si ha 8gb di ram o piu’ in questo modo linux lavora tutto in ram.
Ovviamente con i nuovi dischi solidi SSD questa funzione viene un po a mancare nel senso che sono velocissimi per cui anche l’eventuale swap su disco sarebbe veloce.
C’e’ anche da considerare che i nuovi linux con le nuove interfacce grafiche tipo Unity o Cinnamon richiedono ram almeno 4gb al di sotto della quale conviene utilizzare interfacce grafiche più leggere come Xfce o altre.
Roberto Lissandrin
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