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Zuckerberg annuncia le novità di Facebook – 12 Aprile 2016

Mark Zuckerberg e le novità di Facebook

 12 aprile 2016 Su Messenger e Whatsapp, le due applicazioni di Facebook per chattare, vengono condivisi 60 miliardi di messaggi al giorno.

Lo ha detto il Ceo  del Social network, Mark Zuckerberg, inaugurando a San Francisco l’F8, la sua conferenza degli sviluppatori.

“Crediamo che dovreste essere in grado di scambiarvi messaggi con le aziende così come lo fate con gli amici”, ha dichiarato Zuckerberg introducendo la possibilità per gli sviluppatori di creare i chatbot, assistenti virtuali che possono offrire informazioni e servizi in chat, per la piattaforma Messenger.

 

Il fondatore di Facebook parla delle novità del social alla conferenza degli sviluppatori a San Francisco.

I chatbot sfruttano l’intelligenza artificiale, uno dei tre pilastri su cui il Ceo poggia la roadmap dei prossimi 10 anni di Facebook, insieme alla realtà virtuale e all’accesso a Internet per tutti. “Diamo a tutte le persone del mondo la possibilità di condividere qualsiasi cosa con chiunque.

Invece di costruire muri, possiamo aiutare le persone a costruire ponti”, ha anche detto Zuckerberg in quello che potrebbe sembrare un velato riferimento alla questione immigrazione e una critica alla posizione in materia del candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump.

Sul fronte dell’accesso a Internet nelle aree remote del mondo, Zuckerberg ha sottolineato che 25 milioni di persone in 37 paesi stanno usando Free Basics, il servizio che offre l’accesso gratuito a una selezione di siti di pubblica utilità oltre che ai prodotti di Facebook. Accanto ai droni e ai satelliti – il primo sarà lanciato il mese prossimo per servire l’africa subsahariana

– Facebook sta costruendo anche uno speciale aereo a energia solare con cui portare la rete nei paesi in via di sviluppo. Un giorno, ha detto Zuckerberg, ci sarà “una flotta di questi aerei nel cielo”. Il Ceo di Facebook ha quindi delineato il futuro dell’intelligenza artificiale, che servirà anche per migliorare Facebook ‘leggendo’ le news e ‘guardando’ le foto, e della realtà virtuale, con visori che tra 10 anni saranno esteticamente simili a normali occhiali da vista.

La realtà virtuale, ha affermato, ha le potenzialità per diventare “la piattaforma più sociale di tutte. Stiamo costruendo una tecnologia che cambierà il modo in cui noi tutti vediamo il mondo”.

Altro passaggio è quello sui video che gli utenti possono trasmettere in diretta su Facebook. La compagnia consentirà agli sviluppatori di creare strumenti che permettano di trasmettere i video live non più solo dallo smartphone ma da tutti i dispositivi, ad esempio videocamere e droni.

Fonte: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/f8-san-francisco-zuckerberg-annuncia-novita-facebook-f795f557-44e3-4a05-b41f-9afc2562d1e0.html

Fotogallery: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Mark-Zuckerberg-conferenza-Facebook-F8-41c4fa9d-e1e9-4a5e-9571-805be678f222.html#foto-1

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29 e 30 Aprile 2016 Internet Day

Il 29 e 30 aprile, a trent’anni dallo sbarco dell’Italia su internet, il governo celebra l’Internet day e allo stesso tempo prepara la prima gara per la banda larga. In un post su Facebook, il premier Matteo Renzi annuncia: “‘Il giorno in cui l’Italia scoprì Internet’ è il 30 aprile 1986”. “Il 30 aprile 2016 saranno 30 anni esatti. E faremo un altro Internet Day. Tutti sono invitati a partecipare”. “Iniziando il giorno prima, venerdì 29 aprile, per coinvolgere tutte le scuole d’Italia – scrive Renzi -.
Quel giorno, infatti, assieme a Riccardo Luna e con il supporto degli “animatori digitali” e la regia del MIUR, si faranno attività per approfondire il senso delle rete, le opportunità che ha creato e le competenze necessarie a difendersi dai pericoli. Lo stesso accadrà in tutte le regioni, con manifestazioni dedicate ai cittadini, alle imprese ed ai servizi della pubblica amministrazione, per creare con il livello centrale una forte sinergia con l’ampia rete di associazioni, enti e privati diffusa sull’intero territorio regionale”. Per il premier “il resto tocca a noi. Al governo. Ad aprile saremo pronti con il primo bando sulla banda ultralarga.
Sarà il primo di una serie di bandi con i quali portare a tutti i cittadini entro il 2020 la connessione Internet ad alta velocita’. Insomma, facciamo un Internet Day il 29 aprile: per celebrare tutti assieme il senso della rivoluzione che e’ iniziata 30 anni fa e per prendere l’impegno di colmare il divario digitale nei prossimi quattro anni”. Nel post di Facebook Renzi racconta come è arrivato Internet in Italia. ‘Il giorno in cui l’Italia scoprì Internet’ è la storia di una impresa, realizzata da pochi pionieri all`insaputa di tutti per qualche anno; ed è l`inizio di una nuova possibilità per il nostro Paese.
Quella del digitale. E delle connessioni – scrive il premier -. E della condivisione”. “Il giorno in cui l’Italia scoprì Internet” è il 30 aprile 1986. Negli Stati Uniti governa da tempo Ronald Reagan, che qualche mese prima ha dovuto gestire la crisi di identità collettiva dell`esplosione in volo dello Space Shuttle due minuti dopo il decollo – continua -. In Unione Sovietica c’è Mikhail Gorbaciov, la cui perestrojka si trova ad un passaggio drammatico: il 26 aprile la centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, esplode causando decine morti e un disastro ambientale di proporzioni immani.
Le prime pagine dei giornali sono piene di articoli sugli sviluppi di quella notizia, quando nelle redazioni arriva il comunicato stampa più ignorato delle storia. Recita più o meno: il Cnuce, il Centro di calcolo elettronico del CNR di Pisa, è stato collegato per la prima volta alla rete Arpanet, la rete creata negli Stati Uniti per collegare i computer delle università, degli istituti di ricerca e degli enti militari.
Arpanet è il papà di Internet e l`Italia è il quarto paese europeo ad essere collegato: dopo Norvegia, Regno Unito e Germania Ovest”. “Su questo neanche una riga si trova sui giornali dell`epoca. E non c’è un video a ricordare quel momento – osserva Renzi – . E nemmeno una foto. Allora i telefonini per scattarsi un selfie non c`erano. Internet in Italia è stato il più grande ‘buco’ della storia del giornalismo italiano? Forse. Ma non è questo che conta adesso. Il 30 aprile 1986 vive ancora nella testa e nei cuori dei pionieri di Internet. Quelli che il collegamento alla rete di computer lo hanno immaginato, voluto e realizzato: su tutti, Stefano Trumpy, Luciano Lenzini e Blasco Bonito, che erano a Pisa il giorno del primo Internet-Day. Tutti uomini del CNR. Il 30 aprile 2016 saranno 30 anni esatti. E faremo un altro Internet Day.
Tutti sono invitati a partecipare. Iniziando il giorno prima, venerdì 29 aprile, per coinvolgere tutte le scuole d`Italia”.
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Eurispes, il 93,1% degli italiani ha un telefonino

 

Eurispes, il 93,1% degli italiani ha un telefonino

E’ il cellulare lo strumento indispensabile nella vita degli italiani. Secondo i dati contenuti nel rapporto Italia dell’Eurispes il 93,1% lo possiede. Lo smartphone si conferma lo strumento tecnologico più diffuso nel nostro Paese: ne ha uno il 75,7%

Ormai quasi tutti gli italiani ormai hanno un cellulare: il 93,1% degli over 18. Nella dotazione tecnologica dei nostri connazionali, il computer portatile supera (64,5%) ormai quello fisso (54,7%). A tracciare il quadro delle nuove tecnologie è il Rapporto Italia diffuso da Eurispes. Lo smartphone si conferma lo strumento tecnologico più diffuso nel nostro Paese: ne ha uno il 75,7% degli italiani (erano il 67% nel 2015). Sono invece meno della metà i possessori di tablet/ipad (43,3%, in crescita rispetto al 36,8% del 2015), abbonamento alla Tv a pagamento (42,1%, rispetto 36% del 2015). Poco meno di un terzo ha una consolle per videogiochi (31,3%); il 27,5% una smart Tv.
L’utilizzo più frequente resta chiamare ed essere chiamati (99,3%), seguono inviare e ricevere sms (85,1%). Moltissimi comunicano tramite WhatsApp o altre applicazioni di messaggistica (75,2%), fanno foto e filmati (69%) e li inviano e ricevono (68%), navigano su Internet (66,8%). La maggioranza usa le applicazioni (54,2%) ed i Social Network (51,1%). Nonostante le nuove modalità di fruizione dei contenuti televisivi, quella tradizionale, in tempo reale sul mezzo televisivo, rimane la più diffusa. Il mezzo utilizzato principalmente dagli italiani per comunicare con parenti/amici è ancora la telefonata, con una percentuale del 66% (-6,4% rispetto al 2015).
L’unica vera alternativa numericamente rilevante è WhatsApp, con il 29,3% (+11% rispetto al 2015). Gli italiani utilizzano il web soprattutto per cercare informazioni di loro interesse (97,8%) e inviare e ricevere e-mail (85,8%); per navigare sui Social Network (68,9%), guardare filmati su YouTube (66,8%), controllare il proprio conto bancario (65,1%), fare acquisti (55%). Con l’e-commerce si acquistano soprattutto biglietti ferroviari/aerei (85,3%), viaggi (69%), biglietti per cinema/concerti/teatro/mostre (67,4%; +20,5%), apparecchiature tecnologiche (66,2%; +10,7%), capi di abbigliamento (61,4%: +8,7%), coupon su gruppi d’acquisto (39,4%), trattamenti estetici e per il benessere (26,8%), visite mediche (25,3%; +8,6%), corsi (23,7%; +9%) e pranzi/cene/aperitivi (22,5%; +10,9%).
Meno frequente anche se in crescita l’acquisto di prodotti alimentari (19,3%; +13,2%). Un rilevante 27% di chi usa Internet afferma di aver sentito violata la propria privacy perché qualcuno ha pubblicato online foto in cui era presente; il 21,2% perché qualcuno lo ha contattato online in modo insistente. I social rappresentano il termometro del successo dei programmi televisivi: su twitter si generano 1,4 miliardi di visualizzazioni e 26 milioni di commenti postati intorno ai talent, che guadagnano il record di eventi tv più commentati, il 31%, sul social.

 

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A Napoli il primo centro sviluppo app di Apple in Europa

A Napoli il primo centro sviluppo app di Apple in Europa:

il sud diventa hub per l’innovazione

Cupertino parte da Napoli per creare un primo centro europeo di sviluppo per le app, le applicazioni per dispositivi mobili. La probabile sede sarà a Bagnoli, dove gli studenti acquisiranno competenze pratiche e formazione sullo sviluppo per sistema operativo iOS. Il premier Renzi annuncia che il Ceo Tim Cook sarà a Roma per parlare di questa nuova opportunità per i giovani.

Apple apre in Italia, a Napoli, il primo Centro di sviluppo app d’Europa: fornirà agli studenti competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di applicazioni per il sistema operativo per dispositivi mobili dell’azienda californiana. “L’Europa è la patria di alcuni degli sviluppatori più creativi al mondo e siamo entusiasti di aiutare la prossima generazione di imprenditori in Italia ad acquisire le competenze necessarie per avere successo”, ha affermato Tim Cook, l’amministratore delegato di Apple.
Da Napoli a tutto il mondo
Il Centro di sviluppo sarà situato in un’istituzione partner a Napoli, possibilmente a Bagnoli. Sosterrà gli insegnanti e fornirà un indirizzo specialistico preparando migliaia di futuri sviluppatori a far parte della comunità di sviluppatori Apple. Inoltre, Apple lavorerà con partner in tutta Italia che forniscono formazione per sviluppatori per completare questo curriculum e creare ulteriori opportunità per gli studenti. L’azienda di Cupertino prevede di ampliare questo programma estendendolo ad altri paesi a livello mondiale. Tim Cook a Roma “Apple ha comunicato da Cupertino che aprirà a Napoli una bella realtà di innovazione con circa 600 persone, una sperimentazione veramente intrigante. È ufficiale e domani Tim Cook sarà qua” ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa, annunciando la presenza del Ceo di Apple a Palazzo Chigi.
Mercato in crescita
L’App Store, la ‘boutique delle app’ è una delle forze trainanti dietro gli oltre 1,4 milioni di posti di lavoro che Apple ha creato in Europa. Le app sono applicazioni utilizzate dai telefoni cellulari di ultima generazione, dai tablet, dagli smartphone e anche dai set-top box tv. Create da sviluppatori, esperti informatici, possono essere scaricate, gratis o a pagamento, sui device. Allo stato attuale è impossibile stabilire quante siano le app disponibili, si parla di centinaia di migliaia e ogni giorno ne nascono di nuove.
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IPTV come vedere la tv su Android e Pc con vlc

Un pò di chiarezza su IPTV

Da mesi ormai si sente parlare ovunque di IPTV, la nuova frontiera dello streaming che sta letteralmente spopolando nel web. Ma c’è ancora molta confusione e più di qualcuno ha travisato il significato di questa parola. Senza stare a raccontarvi la storiella della sua nascita vi diciamo in breve che IPTV significa TV via internet. Detto questo non capiamo come mai molti sono convinti che IPTV sia sinonimo di Sky gratuito.

IPTV è un servizio che può essere utilizzato dai dispositivi che utilizzano una connessione internet; ne sono provvisti quindi gli smartphone, i Pc, le Smart TV (al momento solo Samsung ed LG), i decoder, i TV Box Android e via dicendo.

Chiunque abbia uno di questi dispositivi può godere del servizio tramite apposite liste canali(generalmente in formato m3u) oppure tramite veri e propri indirizzi internet (url). Le liste canali sono file che contengono all’interno il nome del canale e l’indirizzo internet, che spesso ha una breve durata per ovvi motivi che non stiamo qui a precisare; eccovi un  esempio:

#EXTINF:-1 tvg-id="" group-title="Music" tvg-logo="",[COLOR orange]WAWA[/COLOR]
rtmp://stream.smcloud.net/live2/wawa/wawa_360p

Molto spesso le liste hanno url “catturate” dai siti che trasmettono i canali in streaming; le emittenti cambiano costantemente url per motivi di plagio e non solo, questi indirizzi vengono costantemente aggiornati, rendendo dunque le liste instabili. Ecco perchè molto spesso alcuni canali di una lista non sono più visibili.

Questo discorso vale principalmente per i canali tv del digitale terrestre.

Per i canali Sky eMediasetPremium e’ molto piu’ complesso trovare liste aggiornate relative ai loro canali, ma voi sapete che il mondo di internet e’ pieno di risorse, basta avere pazienza e sapere come e dove cercare.

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Bufala Allarme per il numero 0141-455414 | Il Disinformatico

 

 | Il Disinformatico

Il testo dell’appello

Con le solite variazioni tipiche degli appelli che circolano via Internet, il senso dell’appello è quello mostrato nell’esempio qui sotto.

ATTENZIONE!!!!!!!!!

SE RICEVETE UN MESSAGGIO SUL VS. CELL CHE VI PREGA DI RICHIAMARE IL NUMERO 0141-455414 OPPURE VI CHIAMANO CON VISUALIZZAZIONE DI QUESTO NUMERO NON RISPONDETE E NON RICHIAMATE PER NESSUN MOTIVO.

SE RISPONDETE ALLA SOLA RISPOSTA VI VENGONO ADDEBITATI 50 EURO piu 2,5 euro per secondo di conversazione che non sentirete perche il telefono sara muto ma continueranno a spendere i Vs. soldi. Se avete una ricaricabile la prosciugano interamente alla risposta.

Se vi chiamano spacciandosi per il Vs provider omnitel tim o wind e vi chiedono di inserire un codice per utilizzare ad esempio i programmi java oppure per ottimizzare le funzioni del Vs cellulare non fate nulla e RIAGGANCIATE IMMEDIATAMENTE VI STANNO CLONANDO LA SIM

informate il maggior numero di persone possibile

Perché è una bufala

Molto semplice: perché chiamando quel numero, come qualsiasi altro numero della rete telefonica fissa nazionale, non viene addebitato nulla di quanto indicato nell’appello. Cosa più importante, il numero risulta inesistente. Inoltre la storia dell’inserire un codice per clonare la SIM fa parte di un’altra celebre bufala, quella del codice “#09” o “#90” (come raccontato sul sito di F-secure.com), che si è evidentemente incrociata con questa.

segue su: attivissimo.blogspot.it/2007/11/allarme-per-il-numero-0141-455414.html (fonte)

 

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I 5 migliori motori di ricerca app

 

I 5 migliori motori di ricerca app

Non solo App Store e Google Play Store. Per scoprire nuove app e installarle sul proprio dispositivo ci si può affidare anche a portali ad hoc

L’App Store di Apple e il Google Play Store per Android sono i luoghi per eccellenza per la ricerca app da installare sui propri dispositivi mobili o set top-box per il salotto di casa. Non sono però gli unici. Anche se molti utenti ne sono all’oscuro, sul web sono presenti decine di motori di ricerca app che aiutano a destreggiarsi tra le moltissime applicazioni presenti sugli store ufficiali.

Continua :  www.fastweb.it/smartphone-e-gadget/i-migliori-motori-di-ricerca-app/

 

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Riparare file corrotti o danneggiati

Riparare file corrotti o danneggiati

Vi è mai capitato di ritrovarvi un documento o file che improvvisamente si rifiuta di aprirsi perché risulta in qualche modo corrotto o danneggiato? A volte capita anche che un errore durante l’apertura e la modifica di un file in formato PDF, DOC, DOCX, XLS, XLSX eccetera causi l’impossibilità di riaprirlo subito dopo. In questi casi però non va persa la speranza perché la possibilità di recuperare il file è concreta se si usano i giusti sistemi e con pochi passi veloci potreste risolvere il problema. Esistono diversi servizi e programmi gratis che permettono di recuperare un file danneggiato, ovviamente l’affidabilità dei servizi è variabile anche in funzione del guaio che ha colpito il nostro documento e molto spesso poi questi software/servizi sono a pagamento, ma per evitarvi ricerche lunghe e noiose abbiamo dunque pensato qui di raccogliere i migliori sistemi per recuperare un file danneggiato gratuitamente.

i migliori tool

 

File Repair

Il primo sistema che vi consigliamo di sfruttare per tentare di recuperare un file danneggiato è quello di usare File Repair, software gratuito e semplicissimo da usare che non farà altro che tentare la strada per il recupero del file corrotto restituendovi una copia perfettamente leggibili.

Il vantaggio di File Repair è la versatilità: non solo PDF ma anche documenti Office (Doc, Docx, Xls, Xlsx…), archivi ZIP, RAR, video, immagini e altro ancora. Selezionato il file da recuperare vi basterà cliccare su Start Repair.

I formati supportati sono davvero tanti:

  • Documenti Word (.doc, .docx, .docm, .rtf)
  • Fogli di calcolo Excel (.xls, .xla, .xlsx)
  • Presentazioni PowerPoint (.ppt, .pps, .pptx)
  • Databases Access (.mdb, .mde, .accdb, .accde)
  • Archivi ZIP o RAR (.zip, .rar)
  • Immagini (.jpg, .jpeg, .gif, .tiff, .bmp, .png)
  • Documenti PDF (.pdf)
  • File musicali (.mp3, .wav)
  • Video (.avi, .mp4, .mov, .flv, .wmv, .asf, .mpg)
  • Eccetera

Potete scaricare il programma dal seguente link:

DOWNLOAD | File Repair

Online Office Recovery

Non volete installare nessun programma ma affidarvi ad un servizio online che faccia per voi tutto il lavoro? Eccovi pronto Online Office Recovery, servizio online gratuito (ma con diverse limitazioni) che permette di recuperare PDF e documenti Office (e non solo) danneggiati o corrotti per poi restituire il file corretto per il download.

onlineoffice

Il funzionamento è davvero semplice: basterà cliccare su “Carica sicuro e riparazione“ e attendere che il processo di riparazione termini, ottenendo in output il file sistemato pronto per il download.

Apowersoft Recupero Dati

Fra i tanti servizi possibili, Apowersoft Recupero Dati è uno dei più potenti della sua categoria perché davvero efficace e molto versatile, potendo agire su di una molteplicità davvero vasta di documenti e file diversi. Parliamo anche in questo caso di un software da installare, compatibile con Windows, e non un servizio online come il precedente.

data-recovery-banner

In questo caso però il software non è gratuito ma esiste la versione di prova gratis che vi permette di riparare file fino a 100 megabyte di dimensione. Comunque niente male, non credete?

DOWNLOAD | Apowersoft Recupera Dati

Fonte: www.laseroffice.it/blog/2016/04/09/riparare-file-corrotti-o-danneggiati/

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Migliori smartphone Android Dual-SIM Aprile 2016, la nostra top 3

 

Migliori smartphone Android Dual-SIM Aprile 2016, la nostra top 3. Ecco tutte le caratteristiche tecniche più il rispettivo prezzo.

Scopriamo i tre migliori smartphone Android Dual-SIM Aprile 2016, tutto sulle specifiche e il prezzo

Nell’articolo odierno, augurandovi una buona domenica a tutti, andremo a proporvi quelli che secondo noi sono i tre migliori smartphone Android Dual-SIM di questo mese di aprile 2016. Prima di andare a vederli, evidenziamo fin da subito che la disposizione degli smartphone è puramente causale.

Fonte: www.blogiko.com/2016/04/migliori-smartphone-android-dual-sim-aprile-2016-la-nostra-top-3/

 

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Sistemi operativi più diffusi su mobile: cresce Android

 

Sistemi operativi più diffusi su mobile: cresce Android

In Cina la crescita delle vendite di Android è legata soprattutto alle numerose promozioni su smartphone e dispositivi che hanno accompagnato la celebrazione del Nuovo Anno Cinese. “Questa è sempre una stagione importante, e i marchi che usano Android sono stati in grado di trarne vantaggio”, ha detto Lauren Guenveur, analista per Kantar.

Più nello specifico il calo delle quote di mercato è evidente sopratutto in Cina, dove Apple ha perso rispetto allo stesso periodo del 2015 ben 3,2 punti percentuali, e in Europa dove la mela morsicata lascia per strada 1,8% dei propri clienti.

Sia in Europa (vengono considerati i cinque più importanti mercati: Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Italia), che in Cina e USA gli utenti persi da Apple finiscono tutti alla concorrenza che vende smartphone con sistema operativo Android, sistema operativo che sta assorbendo anche molti utenti Windows Phone, OS decisamente in crisi in questi tre paesi/continenti. Un dato che potrebbe aiutareApple a risalire la china: il nuovo iPhone SEdella società di Cupertino è infatti a listino ad un prezzo leggermente superiore (399 dollari).

Negli Stati Uniti, la spesa media per l’acquisto di uno smartphone nei tre mesi terminati a febbraio era 352 dollari”. In Italia Android (78,4%) cresce di 12,1 punti, mentre iOS (14,3%) cala di 3,2 punti. Secondo le valutazioni di Kantar, le ottime performance di Android sono ricollegabili anche alle azioni di mercato intraprese da Huawei che in Cina torna primo produttore. Android al contrario, ha registrato un notevole incremento delle vendite che sarà consolidato ulteriormente nel trimestre in corso grazie alla distribuzione di Samsung Galaxy S7, LG G5, ed HTC 10: tre dispositivi piuttosto attesi dai fanatici del robottino verde. Briciole per gli altri sistemi operativi. Ma per quanto riguarda la soluzione nel nostro Paese dobbiamo dire che la situazione è un po’ diversa.

Peggio per Windows Phone: solo il 2,6% delle vendite.

Sistemi Operativi utilizzati dagli utenti che si sono collegati al sito tramite Dispositivi Mobili - Distribuzione percentuale

 

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